Estonia-Italia: Kean e Retegui le certezze, test per la difesa
di Matteo Oneto | di Matteo Oneto

Gattuso per il tris
La situazione del girone è chiara e risaputa, la Norvegia è un rullo compressore, è prima con 15 punti in cinque partite e un surplus della differenza reti fissato a ben +21. L'Italia insegue a nove insieme a Israele, che sfiderà proprio i norvegesi nel prossimo turno, ma ha una gara in meno e quindi ha la possibilità di blindare la seconda posizione già stasera.
Per ora la cura Gattuso funziona, la sua Italia semplice e cattiva ha vinto due gare su due tra cui quella di andata proprio con l'Estonia con un netto 5-0. Inutile dire che anche questa volta il CT parte nettamente favorito nel pronostico e cerca un'altra goleada perché l'unico modo per provare a prendere la Norvegia è rimpinguare la differenza reti (oggi gli azzurri sono solo a più cinque) e poi battere gli scandinavi.
Kean-Retegui le certezze azzurre
In parole povere non basta più solo vincerle tutte, ma è necessario segnare tantissimo. Gattuso si affida così ai suoi due tenori del gol Kean e Retegui. Il primo è stato bacchettato dal CT in conferenza stampa con un netto "deve fare di più", riferito però alla Fiorentina visto che in Nazionale è reduce da tre gol nelle ultime due gare. Lo score gli vale la quota di 1.70 circa come marcatore della prossima gara, la più bassa insieme a quella del gemello Retegui.
L'ex Atalanta ha messo a segno due reti con l'Estonia e nessuna con Israele dove però ha fornito ben tre assist. La coppia di arieti funziona e dovrà dare il massimo, all'Italia servono i loro gol per provare nell'impresa impossibile o comunque per prepararsi al meglio al "maledetto" playoff che rischia di escludere gli azzurri dalla terza rassegna iridata di fila, una catastrofe sportiva.
Estonia-Italia, la formazione azzurra: tutti all'attacco
Due centravanti non bastano però a Gattuso, il tecnico schiererà la Nazionale più offensiva possibile. Alle spalle della coppia dei centravanti lavoreranno sulle fasce due punte. Raspadori sembra aver scavalcato la concorrenza del più difensivo Cambiaso, avrà la sua grande occasione dopo essere stato l'uomo in più entrando dalla panchina. L'ex Napoli, ora all'Atletico Madrid, ha segnato due gol in soli 36 minuti con Estonia e Israele, ora ne giocherà almeno il doppio.
Dall'altra parte agirà Orsolini e anche per lui sarà una serata importante. Dopo aver trascinato il Bologna, ora Gattuso lo mette davvero alla prova in azzurro. In Italia non c'è un esterno con tanti gol come lui nelle gambe, ha segnato in tutte le ultime tre gare con il suo club e, se vuole davvero prendersi la Nazionale deve approfittare di questa occasione visto che Politano e Zaccagni sono infortunati e non sono stati convocati.
Difesa alla prova
Nell'Italia che deve fare di conto per la differenza reti non è solo importante segnare ma anche non incassare reti. E qui nasce la vera nota dolente del ciclo azzurro. Gli azzurri sono fragili come non mai nelle propria storia e subiscono tantissimi gol. I quattro al passivo con Israele sono figli di incredibili errori di squadra e individuali, irripetibili per una squadra che storicamente ha nella retroguardia la sua vera forza.
Alle spalle del centrocampo chiuso da Barella e Tonali, e davanti a Donnarumma, Gattuso schiererà i titolari con Calafiori e Bastoni centrali e Dimarco e Di Lorenzo sugli esterni. Sarà un test, la linea è stata scelta perché ricca di qualità ma avrà anche il compito di non sbagliare in fase di copertura.
Bastoni fatica nella linea a quattro, Calafiori all'Arsenal fa il terzino, Dimarco arretrato ha spesso fatto danni, l'unico davvero a suo agio in questo tipo di schema è Di Lorenzo. Stasera però saranno tutti sotto esame, con il ritorno di Buongiorno e la crescita di Coppola (aspettando Leoni) la coppia centrale non può dormire sonni tranquilli, mentre a sinistra le alternative Cambiaso e Udogie sono già prontissime per levare il posto a Dimarco.