Crisi, esordi e infortuni: la strana notte di Napoli-Atalanta
di Matteo Oneto | di Matteo Oneto
La notte delle risposte al Maradona
I dieci giorni che sconvolsero il mondo di Napoli e Atalanta sono terminati, ora toccherà al campo dare delle risposte. La sosta per le Nazionali è stata caotica da una parte e dell'altra con il caso Conte scoppiato dopo il ko di Bologna e il cambio in panchina a Bergamo.
Il tecnico Campione d'Italia non può sbagliare, dopo le polemiche e la conferenza stampa della vigilia annullata, il rettangolo verde dovrà dire se il Napoli è ancora suo o qualcosa si è definitivamente rotto in quello splendido giocattolo che l'anno scorso ha vinto meritatamente lo Scudetto.
A Bergamo l'era Juric è finita come tutti si aspettavano, risultati scadenti ed esonero, così con un ritardo di qualche mese la panchina della Dea è andata a Palladino che oggi fa il suo esordio e spera che il Maradona possa essere ancora terra di conquistato come lo è stato con Gasperini in panchina.
Il ritorno di Conte dopo la bufera
Conte vuole ribaltare la storia della partita e del suo inizio di stagione. Le parole del post Bologna, durissime nei confronti della squadra, dovevano dare una scossa e invece hanno solo creato un fiume di rumors e parole sul futuro dell'allenatore.
Si è parlato di esonero immediato, di dimissioni, di un gruppo stufo dei metodi dell'allenatore. Poi la settimana sabbatica, concordata si affretta a spiegare la società, ma strana in un momento così delicato. Conte va a Torino e torna solo il lunedì lasciando il gruppo in mano al suo staff.
E ora? Il match con l'Atalanta è cruciale non solo per il risultato, ma per le risposte degli attori della vicenda. De Laurentiis è irremovibile nella sua fiducia a Conte, l'allenatore forte di un contratto molto oneroso non vuole lasciare e così tutto è in mano ai giocatori che devono dare un segnale importante in una sfida di certo non banale.
La prima di Palladino
La nuova Atalanta di Palladino farà il suo esordio questa sera con il tecnico che ha avuto due settimane per ridare la carica a un gruppo che con Juric ha perso la solita verve. I Percassi sono tornati sui propri passi scegliendo a novembre colui che probabilmente doveva essere davvero il dopo Gasperini fin dal primo giorno.
La Dea parte in ritardo, in classifica dove latita a metà graduatoria come non succedeva da anni, e nel gioco. Juric non ha dato nulla, al nuovo tecnico spetta il compito di far tornare l'Atalanta quella favola bella e spensierata che ha incantato l'Italia e l'Europa negli ultimi anni.
Come fare? Non sarà semplice perché la crisi c'è e non può essere nascosta, in campionato l'Atalanta non vince dal 21 settembre e il vitale successo europeo con il Marsiglia è stato l'unico da quel giorno. Palladino sta lavorando sulla testa di una squadra che di valore tecnici ne ha a profusione ma senza la guida di Gasperini rende molto meno di quello che ci si potesse aspettare.
L'emergenza infortuni e le ultime notizie sulle formazioni

Due settimane non bastano a risolvere i problemi e così, almeno sotto l'aspetto tattico, è probabile che Palladino riparta dal passato. Pronto il 3-4-1-2 con Bakker e Scalvini infortunati e fuori dai giochi. Il tridente sarà Lookman, Scamacca, De Ketelaere; Zalewski e Bellanova presidieranno le fasce mentre in difesa fiducia al giovanissimo Ahanor.
Dentro tutti i titolari quindi per la Dea, mentre il Napoli continua a fare i conti con l'emergenza infortuni. La settimana delle Nazionali ha portato in dote il lunghissimo stop, almeno tre mesi, di Anguissa, che si aggiunge a quello di De Bruyne e Gilmour nel solo centrocampo dove le mosse sono obbligate e giocheranno McTominay, Lobotka e l'adattato Elmas.
Non se la passano meglio gli altri reparti, Meret è ancora ai box al pari di Spinazzola e Lukaku, si scaldano quindi Milinkovic-Savic, Gutierrez che completa una difesa in cui viene confermato Beukema e Hojlund. Il danese sarà il centravanti in un tridente in cui Politano è la certezza mentre dall'altra parte è ballottaggio tra Neres, favorito, e Lang, oggetto misterioso della faraonica campagna acquista estiva, non l'unico a dire il vero.