Juventus-Torino, solito copione o la storia verrà riscritta?

di Matteo Oneto | di Matteo Oneto

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Torna il Derby della Mole, oggi alle 18 Juventus e Torino si sfidano per il predominio cittadino in un match che è sempre più simile a quello tra Davide e Golia. La storia è quasi tutta bianconera ma stavolta Baroni può battere Spalletti.

Torino si infiamma con  il derby della Mole

Torino attende con ansia la partita dell'anno, il derby accende la città che durante questa settimana sarà la Capitale dello sport grazie anche alle ATP Finals di tennis. 

Oggi però si pensa solo al calcio e a quella partita che mette ancora una volta di fronte il Davide granata contro il Golia bianconero. La storia parla chiaro, Baroni vuole ribaltare il pronostico Juventus Torino e battere Spalletti in un match che ormai da anni si colora sempre, o quasi di bianconero.

I precedenti di Juventus-Torino

L'ultima vittoria granata nella stracittadina è datata 26 parile 2015 con Darmian e Quagliarella a rispondere alla rete di Pirlo mandando in estate i tifosi granata. Una giornata da ricordare e fino a oggi mai ripetuta, da quasi 10 anni il Torino non vince il derby della Mole.

Un'eternità, ma come detto la partita è l'ennesimo capitolo di Davide contro Golia traslato al calcio. Lo dicono i numeri dei precedenti, in gare ufficiali la Juve ha vinto 89 derby su 183, ma in Serie A ha una percentuale di successi ancora più ampio con 78 su 161 contro le 35 di quelle granata.

La striscia degli ultimi anni è ancora più sensazionale, nelle ultime 38 gare i bianconeri ne hanno persa solo una mentre nelle ultime dieci dal 2020 a oggi lo score dice 6 vittorie della Vecchia Signora e quattro pareggi. 

Come arrivano Baroni e Spalletti al derby?

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La Juve punta a prendersi ancora Torino sperando che il nuovo corso Spalletti non incappi subito in una giornata storta. Il tecnico ha sostituito Tudor ormai tre gare fa vincendo in campionato contro Cremonese e Udinese e pareggiando in casa con lo Sporting Lisbona. La "X" europea complica nettamente il percorso in Champions League, ma in campionato i bianconeri sono a 18 punti e ancora a contatto con il treno che porta almeno in Champions League.

Il cambio di allenatore ha dato qualcosa alla Juve, ma il Torino sarà ostacolo non semplice perché ha iniziato a ingranare le marce alte. L'inizio a passo lento è stato dimenticato nelle ultime cinque gare in cui i granata sono imbattuti con due vittorie e tre pareggi. Il successo con il Napoli è la prima grande impresa stagionale, i pareggi con Bologna e Lazio in trasferta dimostrano che quella vittoria non è arrivata per caso. 

Baroni spera che il derby possa essere la svolta con il suo carico di entusiasmo e quei punti in palio che sono fondamentali. I granata sono a quota 13 in pieno centro classifica, con un successo balzerebbero subito a ridosso delle grandi. 

Vlahovic-Simeone, la sfida tra i bomber ritrovati

In campo sarà come sempre battaglia e i due allenatori puntano forte sui propri bomber rigenerati. Spalletti ha ridato fiducia a Dusan Vlahovic ed è stato ripagato da due gol in tre partite. Il Toro ha voluto rilanciare Simeone, finito nel dimenticatoio a Napoli, ed è stato un mossa astuta con l'argentino a quota 3 reti nelle ultime cinque gare. Non è un caso che le quote marcatori più basse delle rispettive squadre siano le loro con Vlahovic a 2 volte la posta e Simeone a 6.

Gli attaccanti sono le certezze, ma le formazioni non sono ancora state del tutto definite. Spalletti deve rinunciare a mezza difesa (Bremer e Kelly infortunati) e continuerà a schierare Koopmeiners nel terzetto con Kalulu e Gatti. In mediana ballottaggio tra Thuram e Kostic mentre in attacco Openda sfida Conceicao con buone possibilità di successo.

Baroni conferma il 3-5-2 con lo straordinario Paleari delle ultime uscite ancora in porta. La formazione sarà la stessa con un solo dubbio ancora da sciogliere tra Adams ed Ngonge in attacco, il primo è al momento favorito. Per il resto Ilic preferito a Asslani e Lazaro a Nkounkou. 

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