Confederations Cup: Cile-Germania, la finale delle finali

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Forse ci si poteva aspettare qualcosa di più dal Portogallo Campione d'Europa, che in semifinale è andato a sbattere contro il “muro” Bravo, ma certo non si può dire che una finale tra i Campioni del Mondo e quelli del Sudamerica in carica possa essere una sorpresa. Di sorprese, in realtà, questa Confederations ne lascia in eredità pochine e questo ultimo atto ne è la conferma.

Germania B?

Kevin Trapp

E pensare che i tedeschi si sono presentati in Russia con una Nazionale decisamente rimaneggiata. Löw ha testato quelle che una volta si sarebbero definiti "rincalzi" e se da questi si aspettava delle risposte chiare, beh, non si può dire che non le abbia ricevute. La Germania di fatto ha tracciato una strada e l'ha percorsa senza troppi sobbalzi fino alla finale. Dunque c'è una squadra titolare che offre grandi garanzie, ma anche delle alternative che garantiscono affidabilità e imprevedibilità. Per altro Germania e Cile si sono già affrontate nel girone eliminatorio e si sono divisi la posta, ma sono stati i tedeschi a vincere il raggruppamento.

Andamento lento

Arturo Vidal

Il Cile, infatti, non ha entusiasmato all'inizio della competizione, visto che ha vinto contro il Camerun, pareggiato contro la Germania, ma anche a sorpresa contro l'Australia (sebbene il pari garantisse la qualificazione). E anche l'ostacolo della semifinale, sebbene sia stata giocata a grandi livelli dai sudamericani, è stato superato solo grazie ad un Super Bravo che ha neutralizzato ben tre rigori ai portoghesi. Insomma, Vidal e compagni non hanno impressionato, almeno non quanto una Germania che, partita a fari spenti, ha invece acceso gli abbaglianti e illuminato la competizione.

Messico e nuvole

Ecco, se vogliamo la semifinale del Messico, qualificatosi ai danni dei padroni di casa della Russia, potrebbe essere considerata la maggior sorpresa del torneo. Ci ha pensato la Germania in semifinale a sistemare le gerarchie, sommergendo i messicani sotto una gragnola di reti (ben quattro per la precisione), a ulteriore testimonianza della consapevolezza di una Germania granitica e quadrata come d'abitudine. Anche se Löw non sarà felice di una statistica piuttosto inconsueta per la retroguardia tedesca, che finora ha sempre subito almeno una rete in ogni gara (e addirittura ben due dall'Australia). Nonostante questo, però, i bookmakers non si fanno impressionare: la Germania, infatti, è considerata favorita.

Germania Uber Alles

La vittoria dei tedeschi vale , mentre un'affermazione del Cile arriva a (e il pareggio a ). Questo per quanto riguarda il risultato finale, ma ovviamente la Germania è favorita anche per la vittoria finale: William Hill quota i tedeschi a , mentre il Cile è a . La retroguardia di Löw, come dicevamo, non si è distinta per impermeabilità, ma è anche vero che l'attacco ha coperto le magagne: sono undici le reti messe a segno nella competizione nelle quattro partite giocate, ma anche cinque i gol al passivo. Come spesso accade al Cile, invece, Vidal e compagni segnano il minimo indispensabile (quattro gol in quattro partite) ma subiscono meno (solo due reti incassate). Sarà per questo che Betfair quota l'Under 2,5 solo , mentre l'Over 2,5 vola oltre il [2.20]].

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