Atalanta-Inter, la notte in cui spezzare le maledizioni
di Matteo Oneto
Il pareggio questo sconosciuto
Non ci sono mezze misure per l'Inter di Chivu e per l'Atalanta di Palladino. Il big match di stasera segna una tappa, forse fondamentale, per le due squadre, che devono vincere a tutti i costi per proseguire la rincorsa verso i propri obiettivi.
La capolista, per tenersi stretto il primato, ha bisogno dei tre punti in modo da allontanare il Milan e il Napoli, distanziati solo uno e due punti, oltre alla Juve, che, con due gare in più, è rientrata nel gruppetto delle migliori. La rosa delle pretendenti allo Scudetto si allarga e ogni passo falso può essere pagato a caro prezzo.
Non ha alternative alla vittoria anche la Dea che dopo la brutta partenza con Juric è costretta ad inseguire. Palladino è nono a 22 punti, cinque in meno del Como che è sesto con una gara in meno. Il pronostico Atalanta Inter vede Chivu in vantaggio, mentre non sembra essere un'opzione il pareggio: la capolista è a quota 0 "X" in Serie A, Palladino da quando siede sulla panchina bergamasca ha solo vinto (6 volte) e perso (2).
Inter "maledetta" per la Dea
Il cambio di marcia rispetto alla gestione Juric è evidente. Il nuovo tecnico ha ridato alla squadra alcune certezze anche se la brillantezza dell'era Gasperini è ancora molto lontana. La Dea è meno offensiva e sembra essere meno "fuoriosa", controlla spesso la gara senza però dare quell'impressione di superiorità spesso provata negli anni precedenti.
C'è da lavorare e molto per eliminare le scorie della gestione precedente e Palladino ha dimostrato di avere idee e personalità giuste. dalla sua ci sono i risultati con tre vittorie nelle ultime tre, e sei nelle ultime sette partite. La media punti si è alzata e non poco, la brillante corsa Champions non può che regalare la giusta carica, ma adesso per l'Atalanta c'è l'avversario più difficile.
L'Inter è la vera bestia nera, l'unica squadra che ha sempre messo sotto la Dea da quando si è seduta al tavolo delle grandi. Nemmeno il vate Gasperini ha mai avuto fortuna come dimostrano le otto sconfitte di fila negli ultimi otto precedenti. Una vera proprio maledizione che Palladino proverà a spezzare.
Chivu e il tabù big match
Lo stesso proverà a fare Chivu che affronta l'Atalanta per battere una big e allontanare le critiche sul suo conto dopo ogni grande sfida. "Grande con le piccole, piccola con le grandi", è ormai questo lo slogan per il neo allenatore interista e i fatti sono incontrovertibili.
L'Inter vola quando ha davanti avversari più deboli, vince con facilità, segna a raffica e fa valere tutta la sua qualità superiore. Quando però si trova davanti squadre di pari livello, non riesce mai ad avere la meglio; la sconfitta con il Bologna in Supercoppa segue quelle con Liverpool, Atletico Madrid e Napoli, senza contare che sono stati persi anche il derby con il Milan e il match con la Juventus.
Il problema c'è e non può essere negato, va affrontato e solo una vittoria in una partita importante può invertire la rotta e dare un calcio ai detrattori del giovane allenatore. Chivu è primo in campionato e ha già quasi staccato il pass qualificazione in Champions League, se dovesse anche iniziare a vincere contro le grandi, l'inizio di stagione diventerebbe quasi perfetto.
Le ultime notizie: quante assenze!

L'occasione è ghiotta per l'Inter perché l'Atalanta arriva alla sfida con i soliti problemi di formazione. La Coppa d'Africa ha levato a Palladino il gioiello Lookman e il pilastro difensivo Kossonou, Djimsiti recupera ma non è al meglio, e tra gli assenti c'è anche Bellanova. Probabile che De Roon scali ancora in difesa con Musah ed Ederson a centrocampo e la coppia Pasalic-De Ketelaere alle spalle di Scamacca.
Buone notizie invece per Chivu, Calhanoglu è pronto a giocare dall'inizio in una formazione titolare in cui Zielinski sembra favorito su Mkhitaryan e Luis Henrique viaggia verso la conferma a destra. Fuori dai giochi Dumfries, Acerbi, Darmian e Bonny, in difesa più Bisseck di De Vrji, mentre in attacco stavolta Chivu va sul sicuro con la coppia titolare Lautaro-Thuram.